Intorno alla Chiesa si mossero subito gruppi di contadini i quali provvidero a dissodare il terreno e piccoli artigiani disponendosi in abitazioni rurali, non raggruppate, ma circondate da campi fertili e produttivi, caratteristica rimasta sino ad oggi.
Allora pero non vi erano trattori né macchine per la lavorazione del legno o del ferro, tanta volontà e pochi, rudimentali strumenti, divenuti oggi preziosissimi cimeli da non dimenticare, perché ogni oggetto é storia di una mano, di una persona, di un cuore.

La qualità degli attrezzi costruiti a Portanova era già stata premiata nel 1913 con Medaglia d'oro in un Concorso regionale.

Portanova oltre alla fertile terra "si vanta" per il corso del Torrente Orba, un tempo via di transito del commercio portanovese, infatti un'imbarcazione "U NAVARO'" traghettava gli umili paesani che portavano a Bosco Marengo uova, burro e miele, merce di scambio per altri prodotti.
Il burro, quanta storia ha dato a Portanova!
Era conosciuto ed apprezzato ovunque perché la Famiglia Grossi con tanta bravura e valente attrezzatura lo ricava dal latte che le contadine, all' alba ed al tramonto lo portavano col secchiello nel caseificio omonimo per la lavorazione,
La Famiglia Carazza con arte trasformava il legno in robuste zoccole.
Dell'Orba non é stata importante solo l'acqua ma anche la sua sabbia perché contenente pepite d'oro, la cui ricerca é seguita anche oggi con interesse.

Ciò che non era oro é stato utilizzato come sabbia e ghiaia da un cantiere a lungo funzionante, o fonte di lavoro e ricordi per tanti portanovesi.